lunedì 29 maggio 2017

Marguerite Duras

“Scrivere. Non posso. ‪Nessuno può. Bisogna dirlo: non si può. E si scrive. È l'ignoto che abbiamo dentro: scrivere vuol dire raggiungerlo. È questo o niente. [...] Lo scritto arriva come il vento, è nudo, è inchiostro, è lo scritto, e passa come niente altro passa nella vita, niente di più, se non la vita stessa.” Marguerite Duras, con il suo «stile paratattico», sa scavarci dentro. ‎‬Che si tratti dei romanzi più noti o di drammi, sceneggiature e interviste i suoi libri non finiscono mai appena chiusi.
Consigli di lettura:
Marguerite Duras, La ragazza del cinema, Del Vecchio Editore, 2014
Marguerite Duras, La passione sospesa. Intervista con Leopoldina Pallotta Della Torre, Archinto, 2013

lunedì 22 maggio 2017

J.D. Salinger

“Non so, mi sembrava una tale mancanza di buon gusto voler fare la protagonista. […] Sono stufa di tutti questi ego, ego, ego. Del mio e di quello degli altri. Sono stufa della gente che vuol arrivare da qualche parte, fare qualcosa di notevole eccetera, essere un tipo interessante. È disgustoso, disgustoso e basta.” Salinger doveva condividere il pensiero della sua Franny se a un certo punto della sua vita decise di ritirarsi completamente dalla vita pubblica e di scrivere solo per se stesso.
Consigli di lettura:
J.D. Salinger, Franny e Zooey, Einaudi, 2014
Ian Hamilton, In cerca di Salinger, tr. it. Maria Pace Ottieri, Minimum Fax, 2001

lunedì 15 maggio 2017

Annie Vivanti

“È difficile lasciarla questa vitaccia, finché resta anche un sol imbecille che vi gridi brava! [...] Io sono un pezzetto di palcoscenico, come gli alberi di carta pesta e le case dipinte. Toglili al gas della ribalta e non sono più buoni a nulla”. Con un passato da artista di cafè chantant e una vita romanzesca, Annie Vivanti aveva continuato a raccontare, con la benedizione di Croce e di Carducci, le donne della sua epoca e la vanità della gloria. Da leggere, con tutti gli stereotipi del caso.
Consigli di lettura:
Annie Vivanti, Marion artista di caffè concerto, Sellerio, 2006
Annie Vivanti, I divoratori, Sellerio, 2008

lunedì 8 maggio 2017

Massimo Recalcati

“Non è questo il movimento essenziale che caratterizza il lavoro di ogni insegnante degno di questo nome? Aprire vuoti nelle teste, aprire buchi nel discorso già costituito, fare spazio, aprire le finestre, le porte, gli occhi, le orecchie, il corpo, aprire mondi, aprire aperture impensate prima […] animare il desiderio di sapere. Per questa ragione ogni insegnamento che sia tale muove l'amore, è profondamente erotico.” Che si rivolga agli insegnanti o ai genitori, Recalcati con i suoi libri «apre».
Consigli di lettura:
Massimo Recalcati, L'ora di lezione. Per un'erotica dell'insegnamento, Einaudi, 2015.
Massimo Recalcati, Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno, Feltrinelli, 2016

lunedì 1 maggio 2017

Grazia Deledda

“- Grazietta vai a casa, si è fatto tardi. - No, non ci vado a casa. Devo osservare il tramonto del sole e come la luna illumina il monte: è il mio lavoro!”. Altro che «massaia primitiva», Grazia Deledda aveva le idee ben chiare su quello che voleva diventare. Come sapeva bene che per affermarsi come scrittrice le sarebbe stato necessario sposarsi e trasferirsi da Nuoro a Roma. La disciplina ferrea con cui ha scritto i suoi libri e il Nobel per la Letteratura, vinto nel 1926, hanno dimostrato che aveva ragione.
Consigli di lettura:
Grazia Deledda, La madre, Mondadori, 2015
Grazia Deledda, Cosima, Il Maestrale, 2007