lunedì 27 marzo 2017

Clara Sereni

“La sera delle elezioni davanti al televisore piccolo e disturbato c'eravamo tutti […] La pizza non era cotta bene, neanche per me aveva importanza: eravamo pieni di vittoria da non avere nemmeno fame.” Ogni piatto è, per Clara Sereni, un modo per ricordare e riflettere su aneddoti della sua vita e della politica italiana. La pasta e fagioli sa di Sessantotto, la frittata di zucchine segna una frattura insanabile con il padre, andare a vivere con il compagno è come una fetta di cassata. Quando si dice «il gusto della lettura!»
Consigli di lettura:
Clara Sereni, Casalinghitudine, Giunti, 2015
Céline Girard, Menù letterari, Franco Cesati Editore, 2016

lunedì 20 marzo 2017

Daniel Pennac

“... la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni: l'immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l'adrenalina che sprizza, l'identificazione che diventa totale e il cervello che prende (momentaneamente) le lucciole del quotidiano per le lanterne dell'universo romanzesco. È il nostro primo stato di lettori.” Quando Daniel Pennac sveste i panni di Benjamin Malaussène per mettere quelli del «pedagogo», è tutto da leggere e da rileggere. E ancora da leggere...
Consigli di lettura:
Daniel Pennac, Come un romanzo, Feltrinelli, 2017
Daniel Pennac, Diario di scuola, Feltrinelli, 2013

lunedì 13 marzo 2017

Elizabeth Barrett Browning

“E così il tempo passava, passava... Ero come un uomo che morisse senza aver letto Shakespeare”. Elizabeth Barrett viveva reclusa in casa. Poi arrivò Robert Browning. L'amore, la passione, il matrimonio segreto e la fuga in Italia. E la pubblicazione dei Sonetti del portoghese, a cui altri scritti seguirono. Nessuna storia ha la stessa forza nel dimostrare la capacità della letteratura (e certo anche dell'amore) di superare gli ostacoli e le convenzioni.
Consigli di lettura:
Elizabeth B. Barrett/Robert Browning, D'amore e di poesia, Archinto, 2007
Elizabeth Barrett-Browning, Sonetti dal portoghese, Acquaviva, 2009

lunedì 6 marzo 2017

Giacomo Leopardi

“Alfin per entro il fumo/De' sigari onorato, al romorío/De' crepitanti pasticcini, al grido/Militar, di gelati e di bevande/Ordinator, tra le percosse tazze/E i branditi cucchiai, viva rifulse/Agli occhi miei la giornaliera luce/Delle gazzette.” No, non è la risaputa passione per i dolci di Leopardi, seduto al Caffè d'Italia a Napoli, ad interessarci in questi versi, ma il suo scavalcare un secolo e mezzo di Progresso e – ce lo dice Vassalli – a candidarsi come il primo autore consapevolmente post-moderno.
Consigli di lettura:
Giacomo Leopardi, I canti e le Operette morali, Salerno, 1994
Sebastiano Vassalli, Amore lontano, Einaudi, 2005