lunedì 23 luglio 2018

Amalia Guglielminetti

“Le donne d'un fascino spirituale come Voi non hanno il diritto d'essere belle. Sovente, quando parlate, io dimentico e non seguo le vostre parole, per il gioco attirante delle vostre labbra sane o per la carezza lenta delle vostre ciglia… E questo è male”. È quel che scriveva Gozzano alla Guglielminetti, durante la loro breve relazione. Poetessa e scrittrice di ispirazione dannunziana, denunciata due volte per oltraggio al pudore in un'Italia bigotta e maschilista, è una di quelle donne, prima ancora che scrittrici, da riscoprire.
Consigli di lettura:
Silvio Raffo, Lady Medusa. Vita, poesia e amori di Amalia Guglielminetti, Bietti, 2012.
Amalia Guglielminetti/Guido Gozzano, Lettere d'amore, Bietti, 2012.

lunedì 16 luglio 2018

Alberto Moravia

«Non aveva nessuna sicurezza e non si è mai sentito superiore agli altri. Era come se ogni volta ricominciasse da capo. Odiava ripetere certe formule narrative [e] non voleva assolutamente essere un maestro. Era curioso di tutto e di tutti. Disponibile alla vita. Meno alla letteratura». Dopo l'esordio folgorante de Gli indifferenti, Alberto Moravia ha continuato a scrivere capolavori, ogni volta cercando di superarsi. Tre donne, tre scrittrici, hanno contato nella sua vita e con loro non ha mai parlato di letteratura.
Consigli di lettura:
Alain Elkann/Alberto Moravia, Vita di Moravia, Bompiani, 2018.
Alberto Moravia, Il conformista, Bompiani, 2011.

lunedì 9 luglio 2018

Maria Montessori

“Dobbiamo pertanto considerare il bambino come il fato della nostra vita futura. Chiunque voglia conseguire qualche beneficio per la società deve necessariamente far leva sul bambino […] perché il bambino, che chiude in sé il segreto della nostra natura, divenga il nostro maestro”. Non propriamente una scrittrice, ma all'infanzia ha dedicato anche dei saggi oltre che la sua vita, stravolgendo le idee correnti del suo tempo sull'età e sui generi. La sua filosofia, come la sua biografia è assolutamente da (ri)scoprire.
Consigli di lettura:
Giovanna Ceccatelli, Maria Montessori. La libertà dei bambini, Edizioni Clichy, 2016.
Maria Montessori, Come educare il potenziale umano, Garzanti, 2007.

lunedì 2 luglio 2018

Jules Joseph Colette

“Quanto a mio padre... «Lei è proprio quello che desiderava essere, e che non ha potuto essere da vivo». Queste parole mi lasciano pensosa e commossa. Su uno dei ripiani più alti della biblioteca mi sembra ancora di vedere una fila di volumi cartonati, col dorso di tela nera. […] quando mio padre morì la biblioteca divenne una camera da letto, e i libri furono tolti dagli scaffali. «Vieni un po' a vedere» mi chiamò un giorno il mio fratello maggiore. […] quella decina di volumi cartonati ci svelava il suo segreto, accessibile ma disdegnato per tanto tempo. Duecento, trecento, centocinquanta pagine per volume; una bella carta vergata, di un bianco latteo, oppure spessa. «da scuola», rifilata con cura, centinaia e centinaia di fogli bianchi... Un'opera immaginaria, il miraggio di una carriera di scrittore.” Regaliamo qualche carattere in più all'opera mai scritta del capitano Jules Joseph Colette, padre della nota scrittrice, che a suo modo ha raccontato una storia pur non scrivendone neanche una riga. I suoi fogli bianchi furono usati dal figlio per scrivere le sue ricette, dalla moglie per incartare le marmellate, per le cotolette al cartoccio, per foderare i cassetti, dai nipotini per i loro scarabocchi, e finalmente da Colette per chiudere il racconto dedicato alla memoria del padre.
Consigli di lettura:
Jules Joseph Colette, Opera omnia, mai scritta.
Colette, Il capitano, in Eadem, Sido, Adelphi, 2011.