lunedì 1 maggio 2017

Grazia Deledda

“- Grazietta vai a casa, si è fatto tardi. - No, non ci vado a casa. Devo osservare il tramonto del sole e come la luna illumina il monte: è il mio lavoro!”. Altro che «massaia primitiva», Grazia Deledda aveva le idee ben chiare su quello che voleva diventare. Come sapeva bene che per affermarsi come scrittrice le sarebbe stato necessario sposarsi e trasferirsi da Nuoro a Roma. La disciplina ferrea con cui ha scritto i suoi libri e il Nobel per la Letteratura, vinto nel 1926, hanno dimostrato che aveva ragione.
Consigli di lettura:
Grazia Deledda, La madre, Mondadori, 2015
Grazia Deledda, Cosima, Il Maestrale, 2007

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