lunedì 6 marzo 2017

Giacomo Leopardi

“Alfin per entro il fumo/De' sigari onorato, al romorío/De' crepitanti pasticcini, al grido/Militar, di gelati e di bevande/Ordinator, tra le percosse tazze/E i branditi cucchiai, viva rifulse/Agli occhi miei la giornaliera luce/Delle gazzette.” No, non è la risaputa passione per i dolci di Leopardi, seduto al Caffè d'Italia a Napoli, ad interessarci in questi versi, ma il suo scavalcare un secolo e mezzo di Progresso e – ce lo dice Vassalli – a candidarsi come il primo autore consapevolmente post-moderno.
Consigli di lettura:
Giacomo Leopardi, I canti e le Operette morali, Salerno, 1994
Sebastiano Vassalli, Amore lontano, Einaudi, 2005

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