lunedì 1 ottobre 2018

Carlo Cassola

“Le idee mi si chiarirono nell'inverno 1936-1937 grazie a una lettura […] In Joyce scoprii il primo scrittore che concentrasse la sua attenzione su quegli aspetti della realtà che per me erano stati sempre i più importanti. Fin da bambino, infatti, ero consapevole che ogni cosa, ogni fatto, ogni luogo, ogni tempo, aveva una tonalità particolare; e questo alone che era intorno alle cose per me era più importante delle cose stesse.” Altro che «Liala della letteratura italiana» (come lo definì - insieme a Pratolini e Bassani - il Gruppo 63).
Consigli di lettura:
Carlo Cassola, La ragazza di Bube, Mondadori, 2016.
Carlo Cassola, Fausto e Anna, Mondadori, 2017.

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