lunedì 27 febbraio 2017

Natalia Ginzburg

“E poi mi sono nati dei figli e io sul principio quando erano molto piccoli non riuscivo a capire come si facesse a scrivere avendo dei figli. […] Ma poi ho imparato a poco a poco. Preparavo ancora il sugo di pomodoro e il semolino, ma pensavo intanto a delle cose da scrivere... Scrivevo nel pomeriggio, quando i miei bambini erano a spasso con una ragazza del paese, scrivevo con avidità e con gioia, ed era un bellissimo autunno e mi sentivo ogni giorno così felice”. Chi ha detto che la vita o si vive o si scrive? Grazie Natalia Ginzburg!
Consigli di lettura:
Natalia Ginzburg, Lessico famigliare, Einaudi, 2014.
Natalia Ginzburg, Caro Michele, Einaudi, 2006.

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