lunedì 3 settembre 2018

José Pablo Feinmann

“… qualcosa che lo condannava, che gli dicesse che sì, che era colpevole, che era tutta colpa sua, che erano suoi i libri che avevano scatenato il terrore, che era per aver letto quei libri che migliaia di giovani morivano, che lui li aveva spinti incontro alla morte, impunemente, per essere brillante, seducente, per alimentare la sua vanità, per essere il Marx d’Argentina, dell’America Latina, del Terzo Mondo”. José Pablo Feinmann, lo scrittore che si muove tra cinema e filosofia e che non rinuncia mai al suo stile, ironico e colto, anche quando si tratta di uccidere la madre.
Consigli di lettura:
José Pablo Feinmann, Il giorno della madre, Baldini Castoldi Dalai Editore, 2005.
José Pablo Feinmann, Cinebrivido, Marcos y Marcos, 2010.

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